Etimologicamente “esprimere” significa “premere fuori”, ma, usato nel comune senso di «Manifestare con parole, a voce o in scritto, i proprî pensieri o sentimenti: gli ho espresso le mie idee in proposito; e. il proprio parere» (Treccani), non c'è motivo per cui non si possa costruire con un'oggettiva. E infatti in Google Books, pescando un po' a caso, si trovano esempi come:
«Se voi con tali vocaboli intendete esprimere che cotesti beni appartennero un tempo a qualche individuo della nazione, il fatto è vero, ma falsa la conclusione che se ne suol dedurre...» (Gabriele De Rosa, Luigi Taparelli d'Azeglio)
«... chi segue tale via deve trovare un qualche modo per esprimere che la legge da lui accettata ... soddisfa alla condizione sopra accennata» (Vilfredo Pareto)
«...per esprimere che a va moltiplicato per b si scrive ab, od anche a.b...» (Enrico Garnier)
ma, soprattutto, il Tommaseo alla voce “esprimere” esemplifica tra l'altro con «Si vuol esprimere che giacciono tutti oppressi non solo dalle tenebre, ma anche dal sonno».