Nel romanzo La Storia, di Elsa Morante, ho letto:
Mussolini e Hitler, a loro modo, erano due sognatori; ma qui si manifesta la loro diversità nativa. La visione onirica del «duce» italiano (rispondente a una sua voglia materiale di vita) era un festival da commedia, dove fra labari e trionfi lui, vassalluccio d’intrallazzo, recitava la parte di certi antichi vassalli beatificati (i cesari, gli augusti...) sopra una folla vivente umiliata al rango di fantoccio.
Potreste spiegarmi il senso del termine "intrallazzo" in questo brano? Nei dizionari che ho consultato ho visto che significa "attività disonesta" o "imbroglio", ma non riesco a capire cosa vuol dire "vassalluccio d'intrallazzo".