Ho a casa da molti anni un libro molto curioso intitolato Diccionari d'espressions corses comentades, di Jean-Guy Talamoni. Tratta di modi di dire della lingua corsa, ma è scritto in catalano. Infatti è una traduzione di Mar Bel i Esbrí di un libro scritto in francese, ma è stata un'idea dell'Associazione Corsica-Catalunya. A volte relaziona le espressioni corse con modi di dire simili in altre lingue romanze.
Una delle frasi fatte che ci si trova è
Quessu ùn hè farina per fà ostia!
che viene tradotta in catalano come "Això no és farina per fer hòsties!". Questa espressione è introdotta in una sezione in cui si presentano parecchi modi di dire per esprimere disprezzo e sfiducia in una persona. Se ne elencano e spiegano alcuni e poi si afferma "in casi meno gravi si può dire", dopodiché ne appaiono altri, tra cui l'espressione sopra citata.
Come esempio di uso, fa questa citazione della commedia A Grammatica di Pierre Toussaint Ricci:
Lisa: Pare chi su sgiò Pepé un sia tanta ferina da fa ostia?
Carl'Antone: Un birbone, ti dicu!
C'è una traduzione in catalano di questo piccolo dialogo che, in italiano, più o meno sarebbe:
Lisa: Pare che il signor Pepé non sia farina da far ostie?
Carl'Antone: Un birbone, ti dico!
Il libro spiega che questa stessa espressione esiste anche in francese e in italiano. In effetto, sul dizionario dei modi di dire Hoepli si trova
non esser farina da far ostie
Essere una persona da cui è bene badarsi. Il detto è quasi sempre scherzoso, e non è del tutto negativo.
Non riesco a capire, però, come e in quali situazioni si possa usare (se veramente si usa in italiano: se scrivo "farina da far ostie" su Google sembrano apparire espressioni dialettali e libri antichi). Me lo potreste spiegare, facendo qualche esempio?