1

Ho preso in prestito dalla biblioteca il libro di Roberto Tartaglione, Verbissimo: tutti i verbi italiani (Firenze: Alma Edizioni, 1999), http://www.almaedizioni.it/catalogo/scheda/verbissimo/. Penso si tratti di un buon libro, anche se la coniugazione di tutti i verbi veramente non c'è. Sulla coniugazione del verbo soddisfare, che è stata discussa in questa domanda, il libro afferma che si può coniugare seguendo il modello del verbo "fare" e aggiunge questa nota:

Oltre alla coniugazione simile a quella di tutti gli altri composti di fare, dispone anche di una coniugazione autonoma e regolare. Coniugato come composto di fare prende l'accento nella III persona del presente indicativo ("soddisfà", raro) e provoca raddoppiamento consonantico nel pronome assimilato all'imperativo ("soddisfallo", raro).

Il libro non indica qual è questa "coniugazione autonoma e regolare", ma i commenti di questo post mi hanno reso chiaro che la forma "soddisfà" è ormai caduta in disuso. La mia domanda è: se "soddisfallo"/"soddisfalla"/"soddisfalli"/"soddisfalle" per la seconda persona singolare dell'imperativo più il pronome "lo"/"la"/"li"/"le" sono anche forme rare, quali sarebbero le forme usuali?

2
  • 2
    Io direi "soddisfalo", "soddisfali", "soddisfale".
    – persson
    Commented May 7, 2015 at 7:55
  • 2
    soddisfalo, soddisfali, soddisfale, soddisfala. Con l'accento sulla "i" come per soddisfa Commented May 7, 2015 at 8:26

1 Answer 1

3

Soddisfare è un verbo che, nel tempo, ha accolto numerose forme analogiche nella sua coniugazione. Ciò è dovuto alla crescente opacità della parola, di cui non si riconosce piú la composizione (soddis [satis] + fare).

Il DOP, piú fedele alla tradizione, riporta tre forme d’imperativo alla seconda persona singolare:

imper. soddisfai [soddisfài] (in procl. soddisfa’ [soddisfà]) o soddisfà [id. o soddisfà+]

Coerentemente, in unione con un clitico, il verbo si comporta come fare, il quale ha tre varianti d’imperativo (fai, fa’ e fa) ma, quand’è accompagnato da un clitico, seleziona solo la piú antica, fa, che attiva la cogeminazione: fallo, fanne, falli, ecc.

Tuttavia, soddisfallo, benché benedetto dalla tradizione, non è forma d’uso comune. L’uso, invece, ha sancito anche in questo caso una forma analogica: l’imperativo è soddísfa, con accento sul tema. In unione con un clitico diventa soddísfalo.

Il De Mauro riporta queste forme, ma solo dopo le due piú tradizionali.

nell’imp. soddisfai o soddisfa’ o soddisfa, soddisfate

La tendenza è però quella a normalizzare l’intera coniugazione secondo il modello dei verbi in -are, perciò non solo è piú comune sentire soddísfalo piuttosto che soddisfàllo, ma anche altri modi e tempi subiscono l’effetto dell’analogia, come l’imperfetto soddisfava per soddisfaceva (soddisfava è, al momento, una forma sconsigliata).

1
  • 2
    È molto difficile trovare esempi di soddisfallo. In Google Libri, per un difetto nel sistema di riconoscimento caratteri, digitando «soddisfallo» si trovano per lo piú occorrenze di «soddisfatto». A ciò va aggiunta la relativa rarità dell’imperativo di questo verbo, oltre alla confusione con soddisfallo terza persona dell’indicativo presente, con enclisi antica del pronome clitico. Commented May 7, 2015 at 9:40

Your Answer

By clicking “Post Your Answer”, you agree to our terms of service and acknowledge you have read our privacy policy.

Not the answer you're looking for? Browse other questions tagged or ask your own question.