Nel romanzo La malora, di Beppe Fenoglio, ho letto:
M’aveva comandato di salar l’acqua alle bestie e io gliel’avevo salata; lui m’uscí fuori che non s’era neanche sognato di comandarmelo e mi strapazzò ben bene. Io mi feci le mie ragioni e già che avevo preso l’abbrivo gliela intonai della paga. Si mise a far dei gridi da una lira l’uno e fortuna che i due figli erano via altrimenti uscivano fuori a picchiarmi come se io stessi scorticando loro padre. Mi gridò che eravamo tutti lí solo per succhiargli il sangue a lui, che non era lecito chiedergli di crescermi la paga solo perché avevo visto passar l’anno senza tempesta né brina, che adesso i merdoni di diciott’anni rompevano i patti fatti da uomini di sessanta, e finí che potevo subito farmi il fagotto e liberargli il paglione per quella sera stessa, che lui aveva già sottomano chi pigliava il mio posto a molto meno e ringraziare.
La mia domanda è: qual è il significato dell'espressione "gridi da una lira l’uno" che appare in questo testo? È chiaro che si tratta di un uso figurato, ma non ho trovato nulla a riguardo.