Nel romanzo Vita di Melania G. Mazzucco ho letto:
Un uomo entra nello sgabuzzino, poi un altro, un altro, un altro ancora, finché perde il conto. Qualcuno si svacca sulla branda di fronte alla sua, qualcuno su una rete che scricchiola. Tonfi di mobili spostati, sospiri. Gente che si spoglia – sentore di ascelle. Una, due, dieci concitate voci maschili che si accavallano. Le voci appartengono a un branco di tagliagole privi di scrupoli e assetati di sangue. Parlano – con dialetti diversi e a volte incomprensibili – di incazzature, mazzate, duemila pezze che Agnello deve consegnare a qualcuno altrimenti gli mozzano il naso e glielo ficcano su per il sedere, cosí la sentirà veramente la puzza al naso, quello sparagnino arricchito e arrepezzato. Parlano di polismen che trovènno una vagliona di nove anni. Diamante non osa nemmeno respirare. Qualcuno impreca, ordinando agli altri di abbentarsi, ma nessuno gli dà retta.
Potreste spiegarmi il significato di "abbentarsi" in questo brano? Non ho trovato questo verbo in nessun dizionario. Immagino si tratti di un vocabolo di origine dialettale.