Sulla tesi di laurea di Eleonora Tavera intitolata "Lessico dialettale e italoamericano nella traduzione spagnola di Vita di Melania Mazzucco", diretta da Luigi Matt, ho trovato che si tratta di un termine italoamericano proveniente dalla deformazione di "truck".
Ho anche visto che la "Compagnia Erie" era una società ferroviaria.
Il termine "tracca" torna a apparire parecchie volte molto più avanti nel romanzo, in una parte del libro che spiega come gli operai che stanno costruendo le linee ferroviarie dell'Ohio siano distribuiti in diversi campi di lavoro. Il contesto dove appare è in effetti compatibile con il fatto che "tracca" significhi "truck" nel senso di treno o vagone ferroviario. Diamante, uno dei protagonisti del romanzo (il nonno dell'autrice, infatti), lavora come "waterboy" in uno di questi campi e si menziona come tutti i lavoratori del campo dormono in
un vagone merci in disuso da quando le locomotive andavano a legna.
A un certo punto appare l'espressione "la tracca dei dago", nel passo seguente:
A luglio, quando il sole arroventa il vagone, e sembra di dormire in una fornace, si presenta una zitella metodista desiderosa di insegnare l’inglese agli “uomini di bronzo”. Diamante chiede se deve pagare qualcosa, e Miss Olivia Campbell gli risponde che il corso è gratuito. I generosi parrocchiani di Lima vogliono aiutare gli stranieri a integrarsi nella nostra nazione. Diamante spiega che al corso s’iscriverebbe pure, ma è cattolico. Fu battezzato e fece la prima comunione. La cresima no, perché se ne venne in America. La zitella sorride. Avrà quarant’anni. È secca come una foglia, con i capelli rossi. Ha fegato, per essere venuta tutta sola alla tracca dei dago – che gli americani considerano degli incalliti stupratori.
Fa pensare che "la tracca dei dago" possa riferirsi a questo vagone, menzionato all'inizio del passaggio. E un po' più avanti si può leggere in riferimento a questa metodista che si è offerta a insegnare l'inglese ai lavoratori della ferrovia
Purtroppo i dago non si dimostrano interessati ai vantaggi della lingua americana, e lei sarà costretta a offrire i suoi tesori alla tracca degli ucraini, degli ungheresi o dei finnici
per riferirsi, a quanto pare, ai "vagoni-dormitorio" di altri campi di lavoro.
Tuttavia, come hanno detto DaG e egreg nei suoi commenti, "tracca" potrebbe anche essere la deformazione dell'inglese "track" perché molto probabilmente la costruzione dei diversi rami delle linee ferroviarie erano affidate ai gruppi di lavoratori ("i dago", "gli ucraini", "gli ungheresi", "i finnici", ecc.) di cui parla il testo.