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"Avere gli occhi sbarrati" è una notissima espressione d'uso comune. L'aggettivo "sbarrato" viene inteso nel senso di "spalancato", come si puó trovare su qualsiasi dizionario.

Tuttavia, in altri contesti, "sbarrato" indica esattamente l'opposto di "spalancato", ovvero "chiuso", "inaccessibile", "tagliato fuori".

Come è nata questa espressione e come mai, in questo caso, si usa un aggettivo che comunemente vuol dire una cosa per indicare l'esatto contrario?

Addendum

In seguito alla prima risposta ed a qualche commento, vorrei aggiungere che la mia domanda vale anche in senso opposto. Perché oggi diciamo "sbarrare la strada" se generalmente la "s" come suffisso ha valore privativo?

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    L'usava già Dante: "per ch’io avante l’occhio intento sbarro" (Inferno VIII, 66).
    – Charo
    Feb 21, 2019 at 17:04
  • 1
    Curiosamente, ho trovato nell'Enciclopedia Dantesca Treccani che Dante ha anche usato "sbarro" in Purgatorio XXXIII 42 ("secure d'ogn'intoppo e d'ogne sbarro") col senso di "impedimento", "ostacolo".
    – Charo
    Feb 22, 2019 at 16:02

1 Answer 1

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S-barrare è usato come togliere la barra (che tiene chiuso), quindi aprire.

Si veda qui

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  • 1
    È probabile che ci sia del vero, ma sarebbe bene trovare altre fonti, visto che il Pianigiani è vecchio e soprattutto un po' fantasioso (vedi qui) e che questo significato non si trova in altri dizionari.
    – DaG
    Feb 21, 2019 at 17:34
  • 1
    @DaG: Infatti appare in questo Vocabolario universale italiano dell'Ottocento nel quale si legge "da S privativo, e da barra".
    – Charo
    Feb 21, 2019 at 18:29

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