Tempo fa ho letto un libro dove c’era scritto:
Valentina si appiattì a terra, sfiorò l’ammattonato del pavimento saltando a rana tra le gambe delle sorelle e, raggiunta la scala a piuoli dell’abbaino, ci si arrampicò svelta come una gatta, con il binocolo nero che le ciondolava sulle reni, appeso al collo con la lunga correggia di pelle.
Visto che per me questa parola era nuova, ho cercato e ho trovato che è una cinta, forse per cavalli. Sino a qui è tutto chiaro.
Però, a volte, parlando, capita di sentire delle varianti.
Non riesco a capire se siano forme dialettali con diversi significati.
Ecco alcuni esempi che sento e leggo:
Annabelle ruppe la sureggia della borsa.
Interpretazione: Ha rotto il manico della borsa.
Donne e scorregge scappano.
Interpretazione: le donne scappano come anche le briglie dei cavalli.
La vita è breve come la scoreggia di una farfalla.
Interpretazione: la vita è breve come le antenne delle farfalle (ho molti problemi su questa).
Sono tre, no quattro! Mi correggia lei se sbaglio.
Interpretazione: non ho idea...
A volte gli amici miei hanno detto:
Ho tirato una scureggia fortissima e il gatto si è svegliato.
Interpretazione: ha lanciato qualcosa e ha fatto svegliare il gatto.
Q: qual è il significato più corretto di “correggia”? Ha significato dilettale? “Correggia”, “scorreggia”, “scureggia”, “corregga” hanno lo stesso significato?