Nel romanzo La luna e i falò, di Cesare Pavese, ho letto:
Disse: – Sentili, come saltano e come bestemmiano. Per farli venire a pregar la madonna il parroco bisogna che li lasci sfogare. E loro per potersi sfogare bisogna che accendano i lumi alla madonna. Chi dei due frega l’altro?
– Si fregano a turno, – dissi.
– No no, – disse Nuto, – la vince il parroco. Chi è che paga l’illuminazione, i mortaretti, il priorato e la musica? E chi se la ride l’indomani della festa? Dannati, si rompono la schiena per quattro palmi di terra, e poi se li fanno mangiare.
Sapreste spiegarmi il significato di "priorato" in questo brano? Quello che ho trovato nei dizionari che ho consultato non sembra avere senso nel contesto del testo. Si tratta di italiano regionale?