Nel romanzo La luna e i falò, di Cesare Pavese, ho letto:
Il giorno che tornai al casotto di Gaminella, conoscevo già il vecchio Valino. L’aveva fermato Nuto in piazza in mia presenza e gli aveva chiesto se mi conosceva. Un uomo secco e nero, con gli occhi da talpa, che mi guardò circospetto, e quando Nuto gli disse ridendo ch’ero uno che gli aveva mangiato del pane e bevuto del vino, restò lí senza decidersi, torbido. Allora gli chiesi se era lui che aveva tagliato i noccioli e se sopra la stalla c’era sempre quella spalliera di uva passera.
Ho cercato il termine "passero" in parecchi dizionari, ma il significato che ho trovato (un uccello) non ha senso nel contesto del testo. Per questa ragione vi chiedo: sapreste spiegarmi cos'è questa "uva passera" che appare nel brano sopra citato? Si tratta forse di italiano regionale?