Gli aggettivi bello e quello sono molto particolari in italiano, perché hanno forme simili a quelle degli articoli e delle preposizioni articolate:
bel bello bei begli
quel quello quei quegli
Quindi il tavolo/quel tavolo, lo gnomo/quello gnomo, l'amico/quell'amico, i tavoli/quei tavoli, gli gnomi/quegli gnomi.
Se usati in forma pronominale, i plurali sono belli e quelli:
Che belli!
Quali hai scelto? Quelli.
Per il femminile le forme sono solo bella/belle e quella/quelle (con eventuale elisione).
Le forme “articolate” sono comunemente usate (obbligatorie) quando l'aggettivo precede un sostantivo o un aggettivo sostantivato (un bel po'). Davanti a un pronome, la scelta è diversa: per esempio, non si dice *quei che, ma quelli che. La prima forma non è “scorretta”, ma antiquata, e si trova certamente in scritti, in particolare prima della seconda metà del XIX secolo.
La scelta fra quel e quello davanti a un pronome è essenzialmente libera, ma al giorno d'oggi direi che tende a prevalere quello eccetto che in frasi cristallizzate.
Un ottimo riferimento standard è http://www.treccani.it/vocabolario/quello/ (come proposto da Charo in un commento).