Nel romanzo Vita di Melania G. Mazzucco ho letto:
Un’intera divisione ammutolita nel silenzio piú assoluto, pronta a muoversi senza copertura d’artiglieria, perché l’effetto sorpresa non venga rovinato. Migliaia di uomini pressati in 45 navi d’assalto, cariche di passerelle kapok, zattere, pontoni e materiale per lanciare un ponte Bailey sul fiume. La riva una riga piatta, buia. I Royal Scots Fusiliers sbarcheranno due chilometri al di là delle linee tedesche, a monte della foce del Garigliano.
Sul dizionario Hoepli ho trovato che "kapok", scritto anche "capoc" o "capok", significa
Materiale costituito dalla lanugine interna dei frutti di alcune piante bombacacee tropicali, usato per imbottiture
e una definizione un po' più dettagliata si trova sul vocabolario Treccani:
Bambagia di colore dal bianco giallognolo al grigio, a lucentezza serica, costituita dai peli lanosi che rivestono internamente la parete del frutto (capsula) di varî alberi tropicali appartenenti alla famiglia delle bombacacee, fra i quali il più importante è Eriodendron anfractuosum, particolarm. coltivato nella regione indomalese; è un materiale soffice usato per imbottire materassi, cuscini, ecc. Olio di c., olio di colore dal giallo chiaro al bruno, ricavato per spremitura a caldo dalla farina dei semi degli stessi frutti; si usa come olio commestibile, in miscela con altri olî, e nella preparazione di saponi
Tuttavia, questo non sembra avere molto senso nel contesto del brano sopra citato. Sapreste spiegarmi cos'è una "passerella kapok"? Ne ho trovato una fotografia sul sito web della biblioteca digitale dell'Istituto per la Storia e le Memorie del '900 Parri Emilia-Romagna.