Sembra non ci sia un’origine certa ma si tratti di una metafora che si è naturalmente diffusa nel linguaggio comune. Interessante come l’uso si sia esteso per indicare fatti ovvi o scontati. Da notare che ci sono stati vari episodi in cui i mezzi della Croce Rossa venivano presi di mira durante i conflitti, per cui la metafora ha comunque un’origine da fatti realmente accaduti:
Da La scuola positiva nella dottrina e nella giurisprudenza penale.
1916 - ... convenzionale dell'Aia, indugiandosi a rilevare i divieti di uccidere i prigionieri, di far impiego di sicarii, di usar l'uniforme militare del nemico, dello sparare sulla Croce Rossa, di adoperar la bandiera bianca per valersene come tranello.
La Croce Rossa:
Non è possibile stabilire con certezza quando sia nato il modo di dire sparare sulla croce rossa, ma certo con questa espressione si faceva riferimento a un atto vile rivolto contro chi, inerme, andava in soccorso di chi stava male.
La lingua ha tuttavia la capacità di trasformare modi di dire originariamente seri e severi in motti leggeri e scherzosi: oggi sparare sulla croce rossa? viene usato anche per indicare una facile sopraffazione o addirittura una vittoria scontata.> fondata a Ginevra nell’agosto del 1864, ebbe come scopo originario
quello di soccorrere i feriti in guerra. Poi la sua finalità si è
estesa a prestare assistenza ai feriti in occasione di calamità
naturali e via via ai feriti in generale, con il nascere dei comitati
nei diversi Stati.
(Corriere.it)
Google Books mostra l’uso di questo modo di dire dall’inizio degli anni ‘60, ma molto probabilmente era già in uso prima.
Da “Ferito a morte”: romanzo - Pagina 193
Raffaele La Capria - 1961 -
Spara, spara! Continua a sparare sulla Croce Rossa! Ma tu pure, però... " " Come stai? " " A te lo posso dire, la sai la storia dello scarafone? — Piove inchiostro. E quello: Che me ne importa, tanto mai più nero di come sono posso diventare.