Nel racconto La novella dell’apprendista esattore di Beppe Fenoglio, in cui si narra la vicenda di un contadino, Davide Cora, che si asserraglia a casa sua, difendendosi a spari, quando vede arrivare l'esattore a riscuotere una tassa inevasa, ho letto:
Giunse un soffio di vento, che diede nelle cime dei castagni e rianimò tutti, forse anche Davide Cora asserragliato nella sua bicocca. Ma cadde subito e si sentí chiaro nella strada sottana il rumore di una automobile e la frenata. Non potevano essere altri che i carabinieri, in grande anticipo, e l’esattore corse alla strada. Gli altri rimasero col fiato sospeso e Menemio mormorò: – Ci sei, Davide Cora, ora ci sei.
Sul vocabolario Treccani ho visto che "esserci" vuol dire
aver raggiunto lo scopo, riuscire in qualche cosa: coraggio, che ci sei; o arrivare a comprendere, a indovinare: ora ci sono.
Tuttavia, queste accezioni non sembrano avere molto senso nel passaggio sopra citato. Per questa ragione vi chiedo: qual è il significato dell'espressione "ci sei" in questo contesto?