Nel racconto Quell’antica ragazza di Beppe Fenoglio ho letto:
Andai a coricarmi nella stalla, ma non dormii, vegliai dimenandomi sulla paglia finché sentii Eugenio di ritorno, che cincischiava all’uscio come un cieco o un ubriaco.
La mia domanda è sul significato di "cincischiare" in questa frase. Sul vocabolario Treccani ho trovato che questo verbo può significare:
2. Di parole, smozzicarle, pronunciarle male. 3. Usato assol., perder tempo in lavori senza concluder nulla: è un’ora che stai cincischiando!
Ora, l'accezione numero 2 avrebbe senso per un ubriaco che non è capace di pronunciare bene le parole, ma non vedo perché un cieco non dovrebbe parlare bene. Per quanto riguarda l'accezione numero 3, non sono sicura di averla capito bene: cosa significa "lavori" nella spiegazione del Treccani? Fa riferimento al fatto di lavorare su qualcosa (per esempio, su un compito scolastico o "su una montagnola tutta pinnacoli" come si spiega in questa risposta) o di fare un'attività per guadagnare uno stipendio? Se è così, non capisco perché si paragoni il lavoro improduttivo di questo Eugenio con quello di un cieco o di un ubriaco. "Cincischiare" può significare semplicemente fare qualcosa per far passare il tempo senza necessità di lavorare su qualcosa?