Nella commedia Sotto paga! Non si paga! di Dario Fo (testo aggiornato nel 2007 e pubblicato da Einaudi) ho letto:
Ma quale riforma? A parte qualche aggiustamento poco risolutivo, le uniche riforme di spicco che hanno partorito sono quelle per tirare in piedi i baracconi del sottogoverno... Le riforme per liberare delinquenti in massa, la salvaladri per togliere di galera i pezzi da novanta della truffa e dell’intrallazzo. Le riforme per aumentarsi lo stipendio fra onorevoli e senatori, anche se condannati per corruzione e furto...
Non capisco del tutto bene il significato dell'espressione "tirare in piedi i baracconi del sottogoverno" che appare in questo passaggio. Ho cercato il termine "baraccone" sul Grande dizionario della lingua italiana, ma immagino che in questo testo abbia un senso figurato (non credo faccia veramente riferimento a una "baracca di grandi dimensioni" come quelle delle fiere). Per quanto riguarda il vocabolo "sottogoverno", che non conoscevo, ho trovato il suo significato sul Grande dizionario della lingua italiana qui e qui. Non ho trovato invece cosa vuol dire la locuzione "tirare in piedi", malgrado averla cercata alla voce "piede" di parecchi dizionari: è lo stesso che "mettere in piedi", cioè, secondo il Treccani, "allestire, preparare"?
Comunque, la mia domanda riguarda il senso di "tirare in piedi i baracconi del sottogoverno": il significato potrebbe essere mettere in piedi le attività di favoritismo e corruzione svolte dall'amministrazione pubblica di cui parla il GDLI?