Nel romanzo La goccia che scava, di Francesco Luti, ho letto:
Vinse l'accenno di malinconia, chiamò Remo per comunicare la notizia. La voce era comunque corsa poiché Remo era al corrente della trasferta romana e del disegno d'espatrio di Felice, il quale sentendo impellere la sete di conferme, convocò l'amico per l'indomani:
«Remo, giovediamoci?».
«Va bene, Felix... a domani».
Il corsivo non è mio, appare nel testo. Dunque, quando ho letto "giovediamoci", ho pensato che si trattasse semplicemente di uno scherzo. Però, a mia sorpresa, quando ho inserito questa parola su Google, ho trovato parecchie occorrenze. Ho persino trovato questo documento dell'Istituto comprensivo "Octavia" in cui si può leggere
CLASSI APERTE MARTEDIAMOCI
Il Giovediamoci prima e il Lunediamoci poi e ora questa terza edizione tentano di dare una risposta al bisogno di nuovi modi e nuove forme di apprendimento e insegnamento che vadano verso una didattica laboratoriale e inclusiva [...].
Quindi, la mia domanda è: cos'è questo di "giovediamoci", "lunediamoci", "martediamoci", ecc.? E dove e in quali contesti si usa? Non li ho trovati su nessun dizionario (immagino siano dei neologismi).
Aggiornamento:
Leggendo questo articolo di Wikipedia ho imparato che (perlomeno per quanto ho capito io) questi termini possono essere qualificati come "portmanteau":
A portmanteau (/pɔːrtˈmæntoʊ/, /ˌpɔːrtmænˈtoʊ/) or portmanteau word (from French porte-manteau) is a linguistic blend of words, in which parts of multiple words or their phonemes (sounds) are combined into a new word, as in smog, coined by blending smoke and fog, or motel, from motor and hotel. In linguistics, a portmanteau is a single morph that is analyzed as representing two (or more) underlying morphemes.
Non so se esista un termine italiano per definire questo fenomeno (il corrispondente articolo di Wikipedia in italiano ha questo "warning": "Questa voce o sezione sull'argomento lessicologia non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti".)
In un suo commento, @Gio ha menzionato altri neologismi ("apericena" e "aperimessa") inventati usando questo stesso meccanismo. Allora mi chiedo: nella lingua italiana di oggi, inventare dei neologismi con il meccanismo del "portmanteau" è un fenomeno comune? Lo stesso articolo di Wikipedia afferma che non è frequente nella lingua spagnola che si usa in Spagna (a quanto pare, è più comune nello spagnolo messicano).