Nel romanzo La goccia che scava, di Francesco Luti, ho letto (grassetto mio):
Dieci giorni dopo cominciarono le sue lezioni. Il tiepido e onnisciabordante febbraio regalava giorni di un sole che tingeva di vari gialli le facciate dell'Istituto. Dei trentacinque iscritti, dopo il primo mese di lezione ne restarono trentaquattro e questo – come disse il direttore paccando la spalla di Felice – costituiva un bel risultato.
La mia domanda è sul significato di "paccare" in questo passo. Dal contesto, ho pensato che significasse dare dei colpetti sulla spalla (derivato da "pacca"?), ma non sono riuscita a ottenere conferma su nessun vocabolario. Sul supplemento del 2009 al Grande dizionario della lingua italiana ho trovato questo verbo col significato di "pomiciare", ma questo non sembra avere molto senso nel contesto del testo. Qualcuno di voi ne sa qualcosa? Potrebbe trattarsi di un uso toscano?