Nel romanzo Mille anni che sto qui, di Mariolina Venezia, ho letto (grassetto mio):
Stavano passando i tavolieri coi dolci e i taralli inceleppati quando se n’erano andati a parlare sotto la luna, dove Aurelio le aveva recitato delle poesie d’amore di cui Albina non aveva capito un’acca.
L'aggettivo "inceleppato" non l'ho trovato su nessun dizionario, ma ho letto in questo articolo che si tratta di un dialettismo. E, infatti, su questo dizionario etimologico di meridionalismi dell'Università di Nizza appare il termine "cileppo" definito da Rohlfs nel suo Nuovo Dizionario dialettale della Calabria, nella variante calabrese gileppu, come
sciroppo denso di zucchero condito con aromi, sughi di frutti ecc. (che serve ad annaspare le paste dolci).
Quindi, immagino che "inceleppato" significhi imbevuto in questo sciroppo.
La mia domanda, però, è sul significato di "tavolieri" nel testo sopra citato. Ho cercato il termine "tavoliere" in parecchi dizionari, ma le accezioni che ho trovato non sembrano avere senso in questo contesto. Potrebbe trattarsi anche in questo caso di un uso regionale (ma non ne sono per niente sicura). Ecco l'entrata "tavoliere" sul Grande dizionario della lingua italiana: [1] e [2].
Sapreste spiegarmi il significato di "tavolieri" nel contesto del passaggio che ho citato?