Per fiducia o meglio questione di fiducia si intende:
In Italia la questione di fiducia è un istituto della forma di governo
parlamentare riservato al Governo, non previsto in Costituzione, ma
disciplinato dai regolamenti interni della Camera e, in modo più
succinto, del Senato nonché dalla legge n. 400/1988.
Il suo funzionamento è il seguente:
Il governo pone la questione di fiducia su una legge (o più
comunemente su un emendamento ad una legge), qualificando tale atto
come fondamentale della propria azione politica e facendo dipendere
dalla sua approvazione la propria permanenza in carica. Nella pratica
politica tale strumento viene usato dal Governo per compattare la
maggioranza parlamentare che lo sostiene o per evitare l'ostruzionismo
dell'opposizione.
Ponendo la fiducia sulla legge, tutti gli
emendamenti decadono e la legge deve essere votata così come è stata
presentata; sempre più spesso, tuttavia, essa è posta dal Governo su
un proprio maxi-emendamento. Nel caso in cui il Parlamento respinga
la questione di fiducia posta dal Governo, quest'ultimo è considerato
privo della fiducia della Camera/Senato e pertanto è tenuto a
rassegnare il mandato nelle mani del Capo dello Stato. Va inoltre
ricordato che tale istituto giuridico richiede modalità garantite
(voto nominale dell'atto nella sua interezza ed entro 24 ore),
permette un'attività senza ostruzione, mira ad annullare i franchi
tiratori che si nascondono dietro il voto segreto e permette una
veloce espletazione del processo di legiferazione.
Quando c’è urgenza di emanare un decreto legge il governo pone la fiducia mettendo fine alle discussioni in parlamento, che molte volte hanno intento meramente dilatorio. Inoltre il testo viene “blindato” nel senso che non può essere modificato.
Chiaramente se il governo non ottenesse la fiducia su questo provvedimento o anche su altri più importanti, come ad esempio la legge finanziaria, esso potrebbe cadere.
In questo caso se il Presidente della Repubblica prendesse atto che non ci fosse possibilità di avere un nuovo governo sostenuto dalla maggioranza dei parlamentari, scioglierebbe le camere e si andrebbe verso nuove elezioni.
Su Treccani per fiducia si può leggere:
- In diritto costituzionale, voto di f., votazione mediante la quale il parlamento approva (o, se la votazione dà risultato negativo,
disapprova) gli indirizzi politici e la corrispondente azione del
governo; mozione di f., la proposta, fatta da una delle Camere, di
ricorrere al voto di fiducia; questione di f., richiesta da parte del
governo di ricorrere al voto di fiducia per l’approvazione o la
reiezione di emendamenti e articoli di progetti di legge: il governo
ha deciso di porre la questione di fiducia.