Nel romanzo Mille anni che sto qui, di Mariolina Venezia, ho letto (grassetto mio):
La sventurata moglie di Oronzio aveva due figli, ma soprattutto aveva quel marito disgraziato che si beveva tutto quello che lei portava a casa andando a fare la serva e la balia. Colino lo faceva lavorare ogni tanto, per pietà, ma erano piú le volte che non si presentava. Quando Mammalina si ribellava erano mazzate, ma lei non se le teneva e reagiva come una tigre. Li sentivano gridare da in mezzo alla piazza.
Non capisco del tutto bene cosa significa che questo personaggio, Mammalina, "non si teneva" le mazzate di suo marito, anche se posso intuire che abbia qualcosa a che vedere con il fatto che "reagiva come una tigre".
Ho cercato alla voce "tenere" di alcuni dizionari, ma ci sono tantissime accezioni che non riesco a vedere a quale possa corrispondere l'uso di "tenersi" che si fa nel testo. Qualcuno di voi me lo saprebbe spiegare? E poi, si tratta di un uso di "tenersi" più o meno comune? Si potrebbe anche dire "tenersi un'altra cosa" con un significato simile? Se è così, potreste fare qualche esempio?
Ricercando su Google Libri ne ho trovato questo esempio (grassetto mio):
Ed effettivamente tutti rimasero zitti mentre, sin quando si stava dirigendo verso di me, c'era stata gente che la canzonava e lei si teneva gli insulti silenziosa e triste.