Ho un dubbio sulle forme alterate (ad es. diminutivo ed accrescitivo) di nomi col plurale irregolare in "-a" (braccia, ginocchia, dita) derivanti dal neutro di seconda declinazione latino.
Quando diminuiti o accresciuti, immaginando di usare la forma plurale in "-a" come base – tutti i miei esempi sono in realtà sovrabbondanti, ma la forma in "-i" non causa dubbi –, diventano "-ina/-ona" o "-ine/-one"?
Insomma:
1)
le braccia → le braccina/bracciona;
le dita → le ditina/ditona
oppure
2)
le braccia → le braccine/braccione
le dita → le ditine/ditone
?
Io sono abbastanza convinto dell'opzione 2 ("ine/one"), ma conosco persone a cui viene più naturale l'opzione 1.