Nel racconto Il pugno chiuso, di Arrigo Boito, ho letto (grassetto mio):
Costui era un antiquario russo, molto erudito e molto scaltro, uno di quelli che torcono in male la scienza, come altri torcono in male la forza.
La mia domanda è sull'espressione "torcere in male" che appare in questa frase. Non sono riuscita a trovarla su nessun dizionario, ma ricercando "torcere in male" o "torce in male" su Google ne appaiono alcune occorrenze. Se ne trovano anche di "torcere in bene" o "torce in bene".
Delle accezioni di "torcere" che ho trovato sui dizionari, non ho saputo vedere a quale possa corrispondere l'uso che se ne fa in queste espressioni (capisco, però, che è figurato).
Il significato sarebbe "convertire in male"? Ma perché si usa "torcere"? Ho la sensazione che mi sfugga qualche sfumatura.