Nel racconto Nichel dal libro Il sistema periodico, di Primo Levi, ho letto (grassetto mio):
Molti impiegati avevano un loro orto, attorno alla palazzina quadrata degli uffici; alcuni avevano anche un pollaio. Era successo varie volte che le galline dell’uno sconfinassero nell’orto dell’altro, danneggiandolo, e ne erano nate noiose controversie e faide, che male si confacevano alla serenità del luogo ed all’indole sbrigativa del Direttore. Questi aveva troncato il nodo da par suo: aveva fatto comprare un fucile Flobert, e lo aveva appeso a un chiodo nel suo ufficio. Chiunque vedesse dalla finestra una gallina straniera razzolare nel proprio orto aveva il diritto di prendere il fucile e di spararle due volte: ma occorreva la flagranza.
Non capisco il significato dell'espressione "troncare il nodo" che appare in questo passaggio. Ho cercato alla voce "nodo" di alcuni dizionari, ma non l'ho trovata. Una ricerca su Google di "troncare il nodo", però, dà parecchie occorrenze. Quindi, si tratta di una locuzione più o meno comune?
Tra le diverse accezioni di "nodo" che appaiono sul vocabolario Treccani non riesco a vedere a quale corrisponda, anche si immagino che possa essere qualcosa del punto 4, che riporta parecchi usi figurati. Il rapporto con queste persone? Il bisogno di sfogo di queste persone? Gli ostacoli che impedivano che regnasse la serenità in quel posto?