Nel racconto Fosforo dal libro Il sistema periodico, di Primo Levi, ho letto (grassetto mio):
Andammo insieme a vedere «Porto delle Nebbie», lo trovammo meraviglioso, e ci confessammo a vicenda di esserci identificati coi protagonisti: Giulia smilza e mora con la eterea Michèle Morgan dagli occhi di gelo, io mite e recessivo con Jean Gabin disertore, fascinatore, bullo e morto ammazzato: assurdo, e poi quei due si amavano e noi no, non è vero?
Ho cercato l'aggettivo "recessivo" su parecchi dizionari, inclusi il Treccani e il Grande dizionario della lingua italiana, ma le differenti accezioni che ho trovato non sembrano avere senso nel contesto del testo. Sapreste spiegarmi cosa vuol dire?