Nel racconto Oro dal libro Il sistema periodico, di Primo Levi, ho letto questo brano, che fa riferimento a quando l'autore fu catturato come partigiano (grassetto mio):
Ci fecero salire, sedere separati, ed io avevo militi tutto intorno, seduti ed in piedi, che non badavano a noi e continuavano a cantare. Uno, proprio davanti a me, mi voltava la schiena, e dalla cintura gli pendeva una bomba a mano di quelle tedesche, col manico di legno, che scoppiano a tempo: avrei potuto benissimo levare la sicura, tirare la funicella e farla finita insieme con diversi di loro, ma non ne ebbi il coraggio.
Nel vocabolario Treccani ho trovato
Con uso generico, in tempo, meno com. a tempo, in tempo utile (contrapp. a tardi, troppo tardi): se n’è accorto, si è ritirato, si è pentito in t.; spec. con i verbi essere, arrivare, fare: se vuoi rescindere il contratto, sei ancora in t.; sono in t. a presentare la domanda?; a farlo, siamo sempre in t., non c’è fretta; arrivi proprio in t., a t. (anche nella forma del superl.: sei arrivato in tempissimo); farò in t. a prendere il treno?; facciamo in t. a prendere un caffè prima che cominci lo spettacolo?; feci appena in t. a scendere, che la vettura si rimise in moto.
Tuttavia, non mi sembra che questo significato abbia senso riferito allo scoppiare di una bomba: si tratterebbe di una bomba che non scoppia troppo tardi?
Per questa ragione vi chiedo: che vuol dire "scoppiare a tempo" riferito a una bomba?