Nel Gattopardo di Tommasi di Lampedusa ho letto (grassetto mio):
Questi pensieri erano sgradevoli come tutti quelli che ci fanno comprendere le cose troppo tardi e l’aspetto del Principe, la sua figura, divennero tanto solenni e neri che sembrava seguisse un carro funebre invisibile. Soltanto la violenza con la quale i nottolini della strada venivano schizzati via dall’urto rabbioso dei piedi rivelava i conflitti interni; è superfluo dire che il nastro della sua tuba era vergine di qualsiasi cartello ma agli occhi di chi lo conoscesse un “sì” e un “no” alternati s’inseguivano sulla lucentezza del feltro.
Non riesco neppure a poter in certo modo "dedurre" dal contesto cosa possano essere questi "nottolini della strada" di cui parla il testo? Magari i sassolini che trovava il Principe di Salina al suo passaggio? Qualcuno di voi saprebbe spiegarlo?
Ho ricercato alla voce "nottolino" del Grande dizionario della lingua italiana, ma non mi sembra di trovare nessuna accezione che possa avere senso nel brano citato sopra. Ho anche datto un'occhiata ad altri vocabolari, ma il GDLI mi è parso il più completo.