Nel linguaggio comune il sabato non è un giorno festivo, in generale. E non vedo “sinonimi”. Le parole ferie e feriale hanno un'etimologia comune, ma hanno assunto significati divergenti.
La storia è complicata, ma non troppo. In latino, feria indicava un giorno dedicato al culto, nel quale non era possibile tenere udienze giudiziarie o convocare i comizi. Da questo significato discendono le nostre ferie (sempre plurale).
Nel mondo ecclesiastico, si cercò di evitare di nominare i nomi dei giorni della settimana con gli dei pagani, com'era l'uso diffuso nel mondo romano quando si adottarono le settimane e fino alle riforme seguite al Concilio Vaticano II, con l'introduzione delle lingue volgari, i messali in latino nominavano i giorni della settimana come
dominica, feria secunda, feria tertia, feria quarta, feria quinta, feria sexta, sabbato
anche perché essenzialmente ogni giorno era dedicato a qualche santo. In portoghese i nomi della settimana si chiamano ancora così, solo con adattamenti linguistici
domingo, segunda-feira, terça-feira, quarta-feira, quinta-feira, sexta-feira, sábado
Da quest'uso segue quello di giorno feriale per indicare un giorno della settimana diverso dalla domenica.
In francese, jour férié significa giorno festivo.
Fonti: dizionario Treccani e Accademia della Crusca
Per un altro esempio di parole con etimologia comune ma significati diversi, si può considerare zero e cifra. Entrambi vengono dall'arabo ṣifr che è il termine arabo per zero. Quando Fibonacci descrisse il sistema di numerazione indiano (appreso dagli arabi durante il suo soggiorno nell'attuale Tunisia) nel suo Liber abaci, aveva bisogno di una nuova parola per indicare la cifra zero e adottò zephirus, una parola latina che assomigliasse a quella araba. Da zefiro si passò presto a zero in italiano e da qui si diffuse in Europa con questa forma. Ma ṣifr, per altra via, divenne cifra.