Negli ultimi anni sento usare sempre più spesso l'espressione "volano gli stracci": bellissima ed azzeccata per quello che vuole indicare, dà proprio l'idea di una discussione molto accesa, zeppa di insulti ma senza scontro fisico.
Così, incuriosito, mi sono messo a fare una ricerchina in rete per vedere da dove derivi e le risposte che ho trovato non mi convincono:
qui la spiegano con lo strappo dei vestiti che accompagna una zuffa.
Ma l'abito strappato non è ancora uno straccio: e comunque per lanciarlo occorrerebbe aver praticamente denudato l'avversario, cosa che non ha molto senso.qui invece la motivano con una critica sociale che, spiegata così com'è, sembra addirittura sottintendere che ad essere lanciate sono le persone stesse: e questo ha ancora meno senso del precedente.
Ora, nessuna delle due spiegazioni mi convince: "volano gli stracci" forma nella mia mente un'immagine da torte in faccia.
Ma mentre le torte sono l'espediente comico per eccellenza e qui sarebbero fuori luogo, gli stracci paiono avere una funzione analoga, solo con un'idea di lite verbale: "volano gli stracci" starebbe a dire "volano le maleparole" ma in maniera più colorita.
Così il dubbio rimane: da dove viene questa espressione? E di quali stracci si tratta?