Nel libro Parola di Dante di Luca Serianni appare la nota seguente (grassetto mio):
Altri editori come Inglese mettono a lemma vincea, documentato da una parte della tradizione, immaginando una «rima siciliana»: ma questo istituto, secondo l’opinione particolarmente autorevole di Castellani, non era operante nella Commedia: cfr. sopra, capitolo primo, nota 20.
Non mi è chiaro il significato di "istituto" in questo testo. Ho letto il contenuto delle voci "istituto" nel vocabolario Treccani e nel Grande dizionario della lingua italiana, ma non sono sicura di quale accezione sia quella adatta al contesto. Forse la seguente che si legge sul GDLI?
Fenomeno che si è venuto configurando o è stato accettato o considerato come struttura o organismo codificato o istituzionalizzato.