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I'm reading Storie dell'anno Mille by Tonino Guerra and Luigi Malerba.

The authors consistently don't use commas in enumerations:

  • Ti sbagli. Altro è morire in un letto con il materasso di lana e altro è morire annegato. Oppure scorticato infilzato bruciato strozzato scannato sbudellato. Oppure di fame di sete di febbre di lebbra, che ti venga la lebbra.

  • Anche la roba da mangiare tipo galline oche formaggio e altri animali?

  • … ma non aveva trovato niente, cioè soltanto ferraglia, lance spade alabarde e corazze ammaccate e coperte di polvere.

Otherwise, their punctuation doesn't seem off to me, except for this partucular quirk.

I thought it was some OCR error, but the digitized images on Google Books from the original 1977 edition seem to lack the commas as well:

Is this orthography Guerra's own invention that is not used by other authors? Or is it some kind of pattern in Italian orthography, which is used by other authors, albeit rarely?

1 Answer 1

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Non parlerei di regole, né di un caso speciale, né di una innovazione stilistica dell’autore.

Nel caso della punteggiatura è difficile parlare di regole, o in genere di giusto o sbagliato, per lo più si tratta di consuetudini che variano nel tempo e soprattutto di scelte stilistiche dell'autore di un testo.

Nel caso dell’elenco sopra riportato nel brano di Tonino Guerra si tratta di una scelta stilistica, ma non si può parlare di novità, pensando anche a tutto quello che c’è stato nel ‘900, avanguardie comprese, italiane e non, che hanno fatto di tutto e di più.

Scrive ad esempio l’Accademia della Crusca:

il Novecento è caratterizzato da una punteggiatura più in funzione ritmico-melodica, ma anche dalla sua completa assenza (si pensi ad un movimento letterario come il Futurismo). Come possiamo capire dal quadro qui brevemente delineato, il problema della punteggiatura in generale, e della virgola in particolare, è ed è sempre stato piuttosto complesso.

Ma il fenomeno deve essere interpretato tenendo conto che la virgola è consigliata e, possiamo dire, attesa, all'interno di un dato testo solo in pochi casi, mentre più frequentemente viene utilizzata in contesti che non sono regolati da una vera e propria norma grammaticale ma dipendono piuttosto dal volere dello scrittore, che la interpreta a volte come una pausa intonativa, a volte come un separatore o ancora come una messa in evidenza di un soggetto.

https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/uso-della-virgola-prima-della-congiunzione-e/148

O si può vedere anche l’intervista qui sotto, in cui si sottolinea come “La punteggiatura non è una questione di sintassi, ma di comunicazione. Ed è difficile parlare di ‘errori’…

https://www.illibraio.it/news/saggistica/punteggiatura-errori-710456/

O ancora, a proposito specificamente degli elenchi:

"-Si usa, o almeno si può usare, la virgola: negli elenchi di nomi o aggettivi, negli incisi (si può omettere, ma se si decide di usarla va sia prima sia dopo l'inciso); dopo un'apposizione o un vocativo e anche prima di quest'ultimo se non è in apertura di frase [...]"

in La punteggiatura https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/la-punteggiatura/143

Quindi in un elenco, secondo quanto dice l’articolo La punteggiatura, la virgola è una scelta.

Dal punto divista stilistico l'assenza della virgola nel brano di Tonino Guerra dà una idea di precipitazione, di agitazione, di accumulo di termini, nel discorso diretto del personaggio.

L'uso della virgola avrebbe reso il discorso più lento e solenne, forse anche un po' fuori luogo, visto il registro che va sul comico e sul colloquiale (mi pare, non ho letto il libro).

Per un esempio di elenco senza punti, tratto da testi delle avanguardie, posso citare da Edoardo Sanguineti nell’antologia I novissimi. Qualche riga a caso, ma ce ne sono altre: “la nostra sapienza tollera tutte le guerre - tollera la peste mansueta delle discipline - la tua stanza mescola pietre sirene pollici bruchi…”. I novissimi. Poesie per gli anni ‘60, Einaudi, 1965, p. 105.

Per un elenco solenne con virgole, invece, mi viene in mente l'inizio del coro dell'Adelchi di Alessandro Manzoni:

Dagli atrii muscosi, dai Fori cadenti,

Dai boschi, dall’arse fucine stridenti,

Dai solchi bagnati di servo sudor,

Un volgo disperso repente si desta;

Intende l’orecchio, solleva la testa

Percosso da novo crescente romor.

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    @Charo, vedo che hai corretto l'apostrofo di ne' con l'accento, e hai ragione. Però vorrei solo dirti che è per me una scelta volontaria in alcuni casi usare l'apostrofo, che era accettato in passato nella tipografia, per il semplice motivo che vorrei che fosse ancora accettato senza troppi problemi nella comunicazione scritta non troppo formale, perché l'uso degli accenti a mio parere rende inutilmente lenta la digitazione, mi dà l'idea di pedanteria, quindi lo faccio apposta :-). Certo, non lo faccio se scrivo un romanzo. Lo so che è una battaglia persa... Commented Sep 12, 2023 at 14:24
  • Conosci qualche esempio della stessa punteggiatura in altri testi? In altre parole, si tratta di un'invenzione di Guerra o di uno schema di punteggiatura utilizzato da altri autori, anche se raramente?
    – Quassnoi
    Commented Sep 12, 2023 at 14:53
  • Ce ne saranno tanti, sicuro niente di originale di Guerra, e niente di originale in genere, la citazione dell'Accademia della Crusca sopra menziona ad esempio il Futurismo. Se ho tempo cerco qualcosa e ti faccio sapere. Commented Sep 12, 2023 at 15:02
  • Un esempio, Ungaretti, con poesie in cui non c’è punteggiatura, ad esempio Veglia. “Non c’è punteggiatura, una caratteristica che Ungaretti mutua dalla poesia futurista e da poeti stranieri, su tutti Apollinaire” library.weschool.com/lezione/… Commented Sep 12, 2023 at 15:28
  • O in Dino Buzzati, nell’incipit del racconto Sciopero dei telefoni, che intende riprodurre il parlato omettendo la punteggiatura: «Da principio udii due donne che parlavano, caso strano, di vestiti. “Niente affatto io dico i patti erano chiari lei la gonna me la doveva consegnare giovedì e adesso siamo a lunedì sera lo dico e la gonna non è ancora pronta e io sa che cosa faccio, cara la mia signora Broggi io la gonna gliela lascio e se la metta lei se le accomoda!”» Commented Sep 12, 2023 at 15:50

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