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Nella traduzione di un poema di Puškin da Tommaso Landolfi, abbiamo:

Amo il fastoso appassimento della natura,
I boschi vestiti di porpora e d’oro,
Nei loro ripari il rombo e il fresco spirare del vento,

Sarà che "Nei loro ripari" = "Al loro riparo"? Ho già sentito "al riparo" ma mai "nei ripari".

edit: Aggiungo l'originale russo:

Люблю я пышное природы увяданье,
В багрец и в золото одетые леса,
В их сенях ветра шум и свежее дыханье,

Neanche il russo è la mia madrelingua (di solito, capisco meglio l'italiano). Qui ho un problema con l'espressione "В их сенях" (tradotta come "Nei loro ripari"). Mi pare che l'espressione "под сенью" si può tradurre come "al riparo" (che, secondo me, farebbe senso qui), invece ho visto che "В сенях" si può tradurre più o meno come "all'entrata" (vedete qui) (sembra strano qui, quindi probabilmente ha diversi sensi quest'espressione, ho fatto la domanda su Russian Language Stackexchange). (Per chi non può leggere il russo, "их" = "loro".) Qui una traduzione in inglese:

I love the sumptuous glow of fading nature,
the forests clad in crimson and in gold,
the shady coolness and the wind's dull roaring,

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    O magari l'originale russo. Comunque, a prescindere dall'originale, “nei loro ripari” non mi suona particolarmente strano. La parola “riparo” è un normale sostantivo della lingua italiana e quindi lo si può usare in una qualsiasi frase, come se avesse detto “nei loro anfratti”, “nei loro rifugi” etc.
    – DaG
    Commented Aug 12 at 20:45
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    Confermo quello che dice DaG, l'espressione 'nei loro ripari' non ha nulla di strano, né mi suona nuova, è caso mai più poetica di 'al riparo, che suonerebbe più quotidiana. Commented Aug 14 at 12:07
  • 2
    Ad esempio Eugenio Montale: l’orto assetato sporge irti ramelli oltre i chiusi ripari (da Il canneto rispunta i suoi cimelli, Ossi di seppia) Commented Aug 14 at 13:10
  • 2
    Di chi sono i ripari? Dei boschi («леса»). Nell'originale «сень» è al prepositivo plurale, da cui la traduzione plurale in italiano. In italiano dà la sensazione che questi luoghi riparati sotto il fogliame siano molteplici e sparpagliati, che forse è il motivo del plurale anche in russo. Non ha un suono insolito, sicuramente non in un poesia comunque. La traduzione inglese è meno fedele, e se la cava con «shady». Commented Aug 14 at 13:13
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    Nella poesia di Montale che ho citato sopra, nella versione su internet che ho linkato c'è un errore nel nono verso. Il verso dice come manchi in questa plaga* e non come manchi di questa plaga. Mi suonava strano e ho controllato, sulla edizione storica de 'I poeti dello Specchio' di Mondadori. Commented Aug 14 at 15:51

2 Answers 2

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Nel testo originale russo si usa la parola сень che ha almeno quattro significati diversi, parti di una catena dello sviluppo metonimico: "ombra" > "area coperta o sovrastata da qualcosa" > "copertura, dominante" > "chioma, corona (di un albero)". E' una sfida distinguere fra tutti questi significati anche per i russoparlanti. Ma nel testo russo si tratta inequivocabilmente dell'ultimo significato, cioè "chiome (degli alberi) del bosco".

"Riparo" è abbastanza simile ad "area coperta" perchè il traduttore scelga il significato sbagliato, e molti potrebbero fare lo stesso errore. Potrebbe anche essere che il traduttore abbia scelto il significato non preciso per ragioni poetiche.

Detto questo, non mi sembra che "nei loro ripari" vada bene senza riguardo al testo russo.

Primo, l'espressione "nei ripari", di per sè, è corretta e si usa spesso:

  • Le crisalidi si possono ricercare, sugli alberi, nei ripari di foglie
  • Indi, assaliti nel medesimo tempo da tutte le parti i pirati ed inseguitili nei loro ripari di Cilicia, in tre mesi li distrusse e rese la sicurezza al mare

Ma non mi sembra che i due sensi di "nei ripari" siano interscambiabili. Nel primo estratto, "nei ripari di foglie" si usa nel senso metaforico. Non si tratta di un luogo fisico, e si può sostituire con "protette da foglie". Nel secondo estratto, "nei loro ripari" si usa nel senso diretto: ci furono delle grotte o qualcosa del genere in Cilicia, dove i pirati si nascosero. Nella traduzione di Landolfi, questi due significati mi sembrano confusi: parla di "ripari dei boschi" come se fossero i luoghi fisici. Però non sono madrelingua, quindi potrei sbagliarmi.

Secondo, Puškin è ben noto per usare le immagini molto precise nelle sue fatiche sia di prosa che di poesia. Le chiome degli alberi sono proprio dove si fa il rumore del vento, dunque mi sembra che "nelle loro chiome" sarebbe una scelta più naturale, per mantenere la precisone dell'imagine originale, se non altro.

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    Grazie per il chiaromento del testo russo. Però si tratta di una traduzione di un poeta fatta da un poeta, e in genere le traduzioni delle poesie non sono necessariamente letterali, si privilegia la resa poetica complessiva, la fedeltà complessiva alla poesia, alla fedeltà parola per parola, che produce una brutta poesia. D'altra parte, trasformare, per essere letterali, una poesia magnifica in una brutta è il peggior tradimento! Commented Aug 14 at 19:26
  • 1
    Le traduzioni di poesia fatte da poeti sono inoltre da questi concepite quasi come loro produzione poetica, è impensabile che si mettano a fare cose brutte per essere letterali. 'Nei ripari' è normalissimo in poesia, 'nel riparo' sarebbe suonato prosaico, brutto, inadatto al tono alto del poema. Purtroppo la traduzione della poesia è una cosa difficilissima, al limite dell'impossibilità. Commented Aug 14 at 19:27
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    Tieni presente che quando un italiano si dedica a tradurre letteratura russa, lo fa quasi con reverenza, e non lo fa chiunque, chi lo fa è un vero esperto e sa di avere un compito alto. C'è una grande ammirazione per la letteratura russa. Io la considero, forse, la più grande dell'ottocento. Per cui escluderei l'ipotesi di errori o sciatterie di traduzione. Commented Aug 14 at 19:54
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    Non conosco il russo, quindi non so giudicare la letteralità della traduzione, né i motivi della scelta di Landolfi. Ma mi semba che si sta facendo una questione troppo complicata di una scelta terminologic che in italiano appare molto naturale, il senso in italiano è chiarissimo, gli alberi fanno da riparo con le loro chiome. Commented Aug 16 at 10:40
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    Sulla scelta del termine 'ripari' c'è poco da dire se non cose soggettive,. A me 'chiome' sarebbe sembrato orribile, una parola troppo prosaica per il contesto, peggio di 'al riparo' al singolare, sembra una traduzione fatta da un bambino i dodici anni che vuole parlare raffinato, ha un sentore di poesia scadente. Questo è quello che mi sembra da quel po' di orecchio che mi sono fatto nel tempo leggendo poesia italiana, ma sono cose soggettive e io non è che faccio testo. Commented Aug 16 at 10:46
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A prescindere dall'originale, “nei loro ripari” non suona particolarmente strano. La parola “riparo” è un normale sostantivo della lingua italiana e quindi lo si può usare in una qualsiasi frase, come se si fosse detto “nei loro anfratti”, “nei loro rifugi” etc. Quindi “nei loro ripari” è una semplice espressione italiana e, semmai, più poetica e meno quotidiana di “al riparo”

Come controprova, troviamo un'espressione simile in Eugenio Montale:

l’orto assetato sporge irti ramelli
oltre i chiusi ripari, all'afa stagna

(da “Il canneto rispunta i suoi cimelli...”, in Ossi di seppia).

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