Ciò dipende principalmente da una reinterpretazione al femminile dell'originale neutro plurale dei nomi latini di seconda declinazione. Questi nomi sono detti in italiano nomi sovrabbondanti (1).
In latino i nomi neutri di seconda declinazione al nominativo singolare hanno desinenza in "-um" (come i nomi di seconda declinazione non neutri) mentre al plurale hanno desinenza in "-a" (come i nomi di prima declinazione). I nomi latini di prima declinazione in italiano sono normalmente diventati nomi femminili terminanti in "-a"; i nomi di seconda declinazione sono normalmente diventati nomi maschili terminanti in "-o", con tantissime eccezioni, ovviamente. Da qui la reinterpretazione di cui si diceva su.
Di plurali irregolari ce ne sono a bizzeffe. Qualche altro esempio lo trovi qui, ai plurali con cambio di genere e ai plurali dei nomi sovrabbondanti. Come vedi non sono solo parti del corpo.
Da notare che ci sono anche casi di nomi femminili al singolare e plurali al maschile, come la eco, gli echi.