Un'interiezione usata in italiano, principalmente in romanesco, è
Ammàzza! o Ammàzzate! (o Ammàzzete!)
o anche
Ammàzza oh! o Ammàzzate oh! (o Ammàzzete oh!)
o altre simili varianti (Ammàzzalo!, Ammàzzelo!, anche al femminile e al plurale).
La canzone del 1973 di Luciano Rossi, Ammàzzate oh!, ebbe momenti di gloria ("non te smove 'na cannonata | hai detto basta e te ne sei annata | ammazzate oh").
L'interiezione esprime sorpresa per una situazione esagerata o inattesa.
Non è tuttavia chiaro quali possano esserne le origini semantiche, per così dire. Chi ammazza chi, in che senso, e perché?
Intuitivamente verrebbe da pensare: la cosa è così esagerata o inattesa che dopo di essa ci si può solo attendere che è la fine del mondo, ci si può anche ammazzare, è finita, non c'è altro da fare. Potrebbe essere un'espressione di origine militare, uccidi, uccidi!, un letterale incitamento ad uccidere, a reagire in maniera folle ed esagerata (incitamento che nel tempo forse è diventata un'interiezione dal senso ironico).
Queste interpretazioni vanno nella giusta direzione? Ve ne sono altre? Esiste qualche fonte al riguardo? In che periodo l'espressione è stata usata per la prima volta?
Finora ho cercato nel Meo Patacca di Giuseppe Berneri e non ho trovato riferimenti utili. Ho cercato nei sonetti di Giuseppe Gioachino Belli (dove la radice "ammazz" compare un centinaio di volte) e ho trovato un paio di riferimenti, ma non di facile comprensione:
ammazz’ammazza sò ttutt’una razza (detto dei cardinali, nel sonetto 2150, Er cardinale bbono)
«Sette de coppe? Ammazza, Margherita» (detto durante una partita di briscola, nel sonetto 2264, La bbriscola)
(Nel primo esempio ammazz'ammazza significa stringi stringi. Nel secondo esempio il termine si riferisce ad ammazzare la briscola, superare la briscola dell'avversario. Non sono sicuro che gli esempi siano pertinenti).