Tutte e tre le tue proposte vanno bene. Non saprei decidere quale sia la migliore, perché penso che tutte quante suonino perfettamente corrette e anche comuni.
Così per intuizione da madrelingua ti consiglierei di usare la prima frase o la terza che hai proposto. Però ripeto, tutte e tre vanno bene secondo me. Magari in diverse zone d'Italia si sceglierebbe una piuttosto che l'altra.
In ogni caso, i tre verbi "tenere", "conservare" oppure "mettere da parte", possono nettamente essere usati come sinonimi.
Tenere può indicare che tu tieni in mano qualcosa o che lo trattieni ( = metti da parte).
1) TENERE è il verbo dal significato più ampio e vario
Ho cercato di riassumere la lunga lista di connotazioni alle più comuni e usate.
• Trattenere, afferrare qualcuno o qualcosa con le mani perché non sfugga o non cada o stia fermo (sinonimo reggere): tieni la scala mentre salgo.
• Conservare qualcosa per un certo tempo: t. una buona media di voti.
• Prendere, conservare per sé qualcosa: può t. il resto; in contesto noto. La cosa in se può essere sottintesa: tieni!
• Contenere una certa quantità o un certo numero di oggetti o di persone: lo stadio tiene centomila spettatori, l’aula tiene 30 studenti.
• Procedere secondo una stessa direzione (sinonimo mantenere) : t. la destra; anche in senso figurato seguire un certo modo di vivere, di agire, di comportarsi: t. un contegno esemplare.
• Curare l'organizzazione di qualcosa, provvedere alla sua realizzazione: t. una conferenza, un discorso.
• Mantenere qualcuno o qualcosa per un certo tempo in una determinata condizione o posizione: t. un prigioniero; t. gli occhi bassi.
• Trattenere qualcosa in un certo posto, non lasciarlo andar via: t. i bambini in casa; l'influenza mi tiene a letto.
• Mantenere, conservare qualcosa in un determinato posto: t. le mani in tasca, un dolce al fresco.
• Conservare, occupare qualcosa per altri: vai pure, ti tengo io il posto.
• (sinonimo di reggere): il chiodo tiene; fare presa: una colla che non tiene; detto di discorso, di ragionamento, essere valido, convincente: la tua ipotesi tiene.
• Parteggiare per qualcuno o per qualcosa; nel l. sport, fare il tifo: t. per l'Inter/ Milan ecc.
• Attribuire importanza, essere molto interessato a qualcuno o a qualcosa, anche nella forma tenerci: t. molto a una persona; Giorgio ci tiene al denaro.
Tenersi
• Sorreggersi, aggrapparsi a un appiglio per evitare di cadere: t. a una corda; in contesto noto l'argomento può essere sottinteso: tenetevi forte!
• Trattenersi dal fare una cosa, con l'argomento espresso più spesso da un infinito in funzione di sostantivo: non riusciva a t. dalle risa, dal ridere.
• Con valore di restare, mantenersi in una certa posizione, direzione, condizione (sinonimo rimanere, stare): t. pronto; (t. bene, su) o da un nome retto da una preposizione (t. al corrente).
2) CONSERVARE = Tenere con cura un oggetto o un bene; custodire, serbare.
• Mantenere qualcuno preservare qualcosa da alterazioni: c. i funghi sott'aceto
• Custodire, serbare qualcosa, spesso con specificazione del luogo: c. i gioielli in cassaforte || fig. c. l'innocenza, l'onore, non perderli.
Esiste anche il verbo riflessivo conservarsi, che a mio parere è estremamente simile in significato e uso a tenersi. Ecco degli esempi:
• Detto di cose, restare immune da alterazioni; detto di persone, rimanere in buona salute
• Con valore di permanere in un certo stato: c. onesto; il compl. predicativo può essere espresso anche da un avverbio (c. male) o da un nome retto da prep. (c. in buona salute).
3) METTERE DA PARTE è di uso più colloquiale e significa:
• riporre in un luogo (da parte, via) Metti via i giochi e vieni a tavola.
• mettere da parte come riserva mettere via i soldi per comprare la casa.