Pare ci sia un ordine determinante-determinato, com’è normale in italiano. Solo il secondo elemento infatti porta le informazioni grammaticali sul genere e il numero, mentre il primo sembra fungere da prefissoide, e quindi da attributo.
Per esempio, italoamericano indica un americano d’origini italiane, non un italiano di origini americane. Francocanadese, allo stesso modo, si riferirà a un canadese di lingua francese; italofrancese a un francese di origini italiane; angloitaliano a un italiano di discendenza inglese, e cosí via.
Mi sembra inoltre che non sempre sia possibile creare un aggettivo composto. Una persona francese di origini tedesche non è un germanofrancese, ma un francese di origini tedesche. Ciò dipende anche dalla possibilità di ricavare o no un prefissoide dal demonimo: da italiano si è fatto italo-; per inglese c’è anglo-; per francese franco-; per spagnolo ispano-. Elementi come svizzero- o german(ic)o- usati come prefissoidi risultano piuttosto pesanti e «antieconomici».
In altri casi il prefissoide esisterebbe, ma il miscuglio di nazionalità è cosí raro che non si è potuto creare un aggettivo composto: per esempio, esiste luso- per portoghese («lusofono»), ma non esiste lusoitaliano, lusoinglese, ecc.