Usando l'espressione paventare un'ipotesi ho controllato alcuni dizionari e in rete ho trovato che il mio dubbio era già stato espresso da altri.
È veramente scorretto l'uso di paventare nel senso di avanzare, esporre? Eppure sono sicuro che il termine viene usato in questo senso. Può essere considerata una mutazione semantica?
Paventare: (Corriere della Sera)
- Il verbo "paventare" risulta, in tutti i vocabolari che ho avuto modo di consultare, un sinonimo di temere, aver paura, spaventarsi... Eppure viene comunemente usato come "prospettare". E non solo nel parlato: lo trovo continuamente,in articoli di giornale e scritti vari. Del resto basta digitare "paventare un'ipotesi" su un motore di ricerca e analizzare i risultati trovati, per accorgersi che non viene utilizzato come sinonimo di temere, bensì di prospettare. Perché? E' corretto? Se lo è, perché tale significato non è testimoniato dai dizionari?
Paventare: (Accademia della Crusca)
- «Antonio Mattioli ci segnala usi a suo avviso impropri del verbo paventare. Gli sembra che soprattutto in ambito giornalistico il verbo venga usato come sinonimo di avere intenzione, avere in animo di (l'esempio riportato, purtroppo senza contesto, dal nostro lettore è "La Regione paventa la realizzazione di un nuovo ospedale").