In questo contesto "a cacchio", come "a cavolo", è un'espressione utilizzata per sostituire la più famosa e sicuramente più volgare "a cazzo" (da notare il fatto che iniziino tutte con "ca", e curioso credo anche il fatto che questi riferimenti siano sempre rivolti al mondo vegetale); significa approssimativamente "fatto male", "fatto disorganizzatamente" o "fatto non bene". Treccani non cita quest'accezione, comunque posso confermare che da me è usata molto comunemente. Citando Wikipedia:
La parola cacchio è un termine agricolo che indica propriamente i germogli della vite o di alcuni tipi di piante rampicanti o infestanti. Tuttavia la parola cacchio, come peraltro succede alla sua omologa più volgare, viene utilizzata in moltissimi contesti, spesso dialettali, assumendo significati anche molto diversi e per nulla scurrili.
[...] Per quanto riguarda invece l'uso in contesti differenti, sembra più opportuno pensare che si tratti di una forma sostitutiva, probabilmente dovuta al dialetto romanesco, della parola cazzo con un termine agricolo, sentito come meno volgare, piuttosto che una modifica di questa.