In Lo zio acquatico, una "cosmicomica" di Italo Calvino ho letto (il corsivo è mio):
Eppure, il suo giudizio continuava ad avere un'autorità su tutti noi: finivamo per chiedergli consiglio su fatti di cui non capiva niente, benché sapessimo che poteva avere torto marcio.
Conoscevo l'espressione "avere torto", ma non "avere torto marcio". In Garzanti Linguistica ho trovato che l'aggettivo "marcio"
si usa per rafforzare un concetto negativo: sono sudato marcio; avere torto marcio, completamente torto
e mi è sembrato davvero curioso. Sapreste dirmi qual è l'origine di questo uso del vocabolo "marcio"? Ci sono altri esempi di questo uso per rafforzare un concetto negativo diversi da quelli citati sopra ("sono sudato marcio", "avere torto marcio")?