In La spirale, una "cosmicomica" di Italo Calvino ho letto (il corsivo è mio):
Certo, vivevo un po’ concentrato in me stesso, questo è vero, non c’è paragone con la vita di relazione che si fa adesso; e ammetto pure d’esser stato – un po’ per l’età, un po’ per influsso dell’ambiente – quel che si dice leggermente narcisista; insomma stavo lì a osservarmi tutto il tempo, vedevo in me tutti i pregi e tutti i difetti, e mi piacevo, sia negli uni sia negli altri; termini di confronto non ne avevo, va tenuto conto anche di questo.
La presenza della preposizione di in questa frase ha attirato la mia attenzione perché io ho sempre pensato che si potesse dire "tenere conto questo" senza tale preposizione. Per questa ragione, ho cercato informazioni sull'espressione "tenere conto" sul vocabolario Treccani ed ecco quello che ho trovato:
tenere conto (seguito da un complemento di specificazione o da una prop. introdotta dall’espressione del fatto che o semplicem. da che), fare la debita valutazione di una circostanza: bisogna tener conto delle sue reazioni; tieni conto (del fatto) che è già molto tardi
Cioè, uno degli esempi dal Treccani viene costruito con la preposizione articolata "della", ma non so se sarebbe anche corretto omettere tale preposizione. Insomma, la mia domanda è: sarebbe giusto dire "tenere conto questo" oppure si deve dire "tenere conto di questo"?