Nel romanzo Non so niente di te, di Paola Mastrocola, ho letto (il corsivo è mio):
Ancora peggio l'esame successivo. Fil non lo passa. Bocciato. E no ne vuol parlare, slitta. Chiuso.
Ho cercato il significato del verbo "slittare" in alcuni dizionari, ma non riesco a capire il suo significato nel brano precedente. Sapreste spiegarmelo?
Più avanti nel libro, questo stesso verbo appare in un contesto simile, in questa frase:
Giuliana gli fece qualche timida domanda su Fil ma il Duca, sempre molto gentilmente, slittava su altri argomenti, che perlopiú la riguardavano.