Nel romanzo Artemisia, di Anna Banti, ho letto:
Io me li gioco: si contenti, Artemisia, di quel che viene: oggi, il gruppo delle sue amiche fiorentine, sulla ghiaia aspretta del gran viale in salita, ognuna col suo nome -- Violante vedova, Giovanna Sorri, le due cognate Torrigiani, Caterina zitella -- ognuna con l'alto trinato rigido che s'impiglia alla nuca nei capellucci.
La mia domanda è sul significato del vocabolo "trinato" in questo brano. I dizionari lo definiscono come un aggettivo, ma qui sembra un sostantivo e non capisco qual è il suo senso.