Nel romanzo Artemisia, di Anna Banti, ho letto :
Non c'era che da prevedere cose semplici, inevitabili e insopportabili, tutta quella polvere di Porta a Prato dove le vetture torneavano in una nuvola bianca soffocante e i viaggiatori salivano e scendevano quasi già avvolti dalle nebbie della distanza e già irriconoscibili, in un frastuono di gerghi ultramontani, di urlaci toscani: e mosche sui cavalli sudati e rotolar di mercanzie e bagagli; dove i piedi di chi si fermava a guardare, a salutare, non sapevano dove consistere.
Ho cercato il significato del verbo "consistere" in alcuni dizionari. Tuttavia, non riesco a capire cosa vuol dire che "i piedi non sapevano dove consistere". Me lo sapreste spiegare?