Nel romanzo Artemisia, di Anna Banti, ho letto questa frase che descrive la pittrice Artemisia Gentileschi:
Imperterrita, come una giocatrice, prepara la nuova tavolazza, mostra come s'impieghi il nero di seppia acciò non sia sordo, morde sul pennello un pelo dispettoso: che impasto, che sprezzo, che colorito!
Capisco i significati dell'aggettivo "sordo" che appaiono nei dizionari, ma non riesco a cogliere il senso di questo aggettivo nel brano precedente. Me lo sapreste spiegare?