Nel romanzo Artemisia, di Anna Banti, ho letto:
La luce pioveva di sghembo da una finestra spericolata e il suo viso s'increspava come un'acqua morta: brividi sul ciglio, agli angoli della bocca, per le narici: da ragazzo lo chiamavano il coniglio.
Nei dizionari ho trovato che "spericolato" significa che si espone a pericoli con temerarietà. Tuttavia, non capisco il senso di "finestra spericolata" nel brano sopra citato. Me lo sapreste spiegare?