Nel romanzo Artemisia, di Anna Banti, ho letto questa frase:
Dalla finestra aperta, la dura pioggia estiva comincia a battere a stravento, ma lei non può muoversi per chiuderla.
Ho cercato il vocabolo "stravento", ma non l'ho trovato in nessuno dei dizionari che ho consultato. Ricercando su Google, però, ho visto alcune frasi con questo termine che si riferiscono anche alla pioggia. Per esempio:
Incominciò a piovere a scrosci gelidi, di stravento, e nella chiesa in rovina le fiamme si spensero in fretta. (Ken Follett, I pilastri della terra).
Pioveva che Dio la mandava. Il tempaccio, stravento e acquazzoni, continuava da ore, ma il Calatafimi non aveva voluto sentire ragioni: «No, che non si rimanda. Se piove vuol dire che non vanno in giro e stanno chiusi in osteria. Quando arriviamo, li troviamo già mezzi cotti e dargliele sarà più facile». (Sergio Banali, Avanti popolo: le lotte e le speranze dei "lauradur" in un romanzo padano).
Entro in casa, l'entrata è allagata, l'acqua è entrata da sotto la porta, come succede quando piove forte di stravento.
Piove forte, tra raffiche rabbiose; proprio mentre mi avvicino, lo stravento manda uno scroscio a sciacquare i vetri fuligginosi. (Guido Morselli, Un dramma borghese).
La mia domanda è: cosa significa "stravento" in queste frasi? In particolare, qual è il significato delle espressioni "a stravento" e "di stravento"?