Nel romanzo Rossovermiglio di Benedetta Cibrario ho letto:
Il suo nome per intero ha un suono musicale e magico, alle mie orecchie infantili, Maria Guadalupe Juana Isabel. Musicale quanto il cognome peruviano della madre, Barrinechea de Winder, e magico quanto l'enigmatica figura – lei, ritratta di tre quarti – che arreda il salotto dei miei genitori: una donna dall'espressione severa, vestita di scuro e adorna solo di un medaglione d'oro e di un nastro di velluto al collo; dalle maniche, tagliate sotto il gomito, sporgono sbuffi di merletto bianco, a trama fitta; in una mano regge un libro; sull'altro braccio, invece, ha un pappagallo verde e rosso, con qualche piuma gialla sulla testa e un becco affilato e ricurvo, quasi una grossa virgola, e un occhio vitreo e ostile; almeno così sembra a me bambina, che non capisco perché il pittore abbia voluto ritrarre mia nonna con quella bestia spaventevole placidamente appollaiata sul braccio.
Il vocabolo "spaventevole" in questo brano ha attirato la mia attenzione perché non lo conoscevo. Ho letto la sua definizione nel vocabolario Treccani, ma non riesco a capire se c'è qualche differenza con "spaventoso", che mi è più familiare. Me lo sapreste spiegare?