Nel romanzo Rossovermiglio di Benedetta Cibrario ho letto:
Sellavo il cavallo e andavo, lo lasciavo correre fino a sfiancarlo il mio mezzosangue giù dalla querceta, a rotta di collo, rischiando la scivolata, l'incidente, cercando il pericolo; a volte arrivavo addirittura a lasciare lasco il sottopancia; cosa cercassi, non lo so; che Trott e il mondo intero stessero in pena per me, forse; e magari che a qualcuno importasse, che so, di dove stavo andando, di cosa facevo.
Non capisco il senso dell'aggettivo "lasco" in questo brano. Ho cercato il significato di "lasco" nel vocabolario Treccani, ma tutte le accezioni che ho trovato non sembrano avere senso in questo contesto. Per questa ragione vi chiedo: sapreste spiegarmi cosa significa "lasciare lasco il sottopancia del cavallo"?