Nel romanzo Rossovermiglio di Benedetta Cibrario ho letto:
Dice che, a guardar bene tra le macerie, si vedono ancora schegge di legno dorato, chissà, forse le seggioline della sala da ballo, che mia madre non ha voluto portar via – “roba rifatta, non val la pena”.
La frase si riferisce alle macerie della casa dei nonni della narratrice, distrutta durante la guerra.
Ho cercato il significato di "rifatto" nel vocabolario Treccani. Tuttavia, non capisco cosa vuol dire la madre della narratrice qualificando di "roba rifatta" le seggioline della sala da ballo. Me lo sapreste spiegare?